LA MANDRAGOLA

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La Mandragola

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LA MANDRAGOLA

Di Niccolo’ Macchiavelli, adattamento di Sarah Paoletti


Con: Massimo Cobelli, Marcello Poletti, Gianni Sala, Massimiliano Angioni, Sarah Paoletti

Regia: Ester Montalto

Costumi: Laura Cairoli ;Scene: Andrea Borderi, Massimo Cobelli, Gianni Sala


Ispirata da una novella boccaccesca, Mandragola si svolge a Firenze nel 1504. Il giovane e ricco Callimaco arriva in citta’ attirato dalla fama della bellezza di Lucrezia, sposa fedele di Nicia, uomo più vecchio di lei, sciocco e pieno di sé. Per sedurre Lucrezia gli viene in aiuto Ligurio, un astuto perdigiorno e profittatore che sfrutta la buonafede del credulone Messer Nicia e la sua voglia di avere un erede. Callimaco, fingendosi dottore, detta la cura da seguire: Lucrezia dovrà bere una pozione di erba mandragola che la guarirà. Tale semplice rimedio ha però una crudele controindicazione: il primo uomo che giacerà con la donna andrà incontro a morte certa. Ligurio e Callimaco suggeriscono a Messer Nicia di far giacere la moglie con uno sconosciuto. Dopo molte resistenze e con l’aiuto del corrotto frate Timoteo, Messer Nicia e Lucrezia vengono convinti. Tutta la notte Lucrezia giace con Callimaco travestito, che al mattino le svela l’inganno e il suo grande amore, promettendole di sposarla. Lucrezia, donna profondamente religiosa, notata la differenza fra il giacere col marito e un giovane forte e coraggioso, vuole credere che l’accaduto derivi dalla volontà celeste e acconsente alla proposta. Callimaco diventa compare di Messer Nicia e ciascuno ottiene quello che maggiormente desidera.

Sulla scena troviamo personaggi tratti dalla realtà quotidiana che si dilettano nella pratica della piu’ scandalosa delle leggi politiche machiavelliane, quella della simulazione.

Pur trattandosi di una commedia ,emerge con evidenza la pessima concezione che Machiavelli ha dell’essere umano, che considera egoista per natura e immutabile di carattere.

Una commedia briosa e disinvolta che, nella nostra lettura, mantiene intatta l’ambientazione dell’epoca nella scelta dei costumi ma con un adattamento del linguaggio piu’ moderno e fruibile. Godibile da un pubblico eterogeneo, grazie alla vivacita’ dell’allestimento scenico ,ci restituisce integro, nella sua intramontabile grandezza, lo spirito comico del grande capolavoro.